Vincere la Coppa del Mondo è il sogno di ogni bambino che desidera diventare calciatore. La spedizione tedesca del 2006 diede la possibilità ad alcuni di quei bambini di rendere quel desiderio realtà. Tra loro, Inzaghi, a coronamento di un percorso in azzurro iniziato con il titolo europeo Under 21 e terminato con la doppietta sul brullo campo di Torshavn, ultime reti con la maglia della nazionale.
Una Champions League da protagonista, una squadra portata per mano alla vittoria finale.Un’avventura che parte da lontano e che nel suo evolversi vedrà alcuni dei più importanti stadi d’Europa cadere sotto i colpi del numero 9. Ultima fermata: Manchester, in un tripudio del calcio italiano.
Una stagione ineguagliabile che conduce Inzaghi alla realizzazione di un record assoluto: nessun altro calciatore italiano ha mai segnato in tutte le competizioni internazionali per club. La doppietta in finale, in una calda notte ellenica e dal forte sapore di rivincita, rimarrà per sempre lo zenit di una carriera strepitosa.
Una stagione positiva, la prima in casacca bianconera, in cui il contributo di Inzaghi alla conquista dello scudetto è decisivo, grazie ad una vena realizzativa di spiccata efficienza che lo farà chiudere a 18 marcature in campionato, inclusa la tripletta che varrà l'aritmetico conseguimento del tricolore.
Un'annata con tante difficoltà, a causa di una serie di capricci fisici. Nonostante ciò, l'apporto di Super Pippo è di vitale importanza per la conquista dello scudetto, al culmine di un campionato straordinario per colori rossoneri.
Un altro infortunio non gli impedisce di vincere il suo secondo scudetto con i rossoneri, conquistato a due giornate dal termine del campionato e di ricevere l'applauso dei suoi tifosi con il ritorno in campo nell'ultima partita.
Un carnevale da ricordare. Il primo trofeo da manager arriva a Viareggio: con la primavera rossonera conquista una delle più importanti competizioni giovanili, lanciando alcuni interessanti giovani che saranno protagonisti fissi della serie A negli anni a venire.
Sbarcato in laguna, Inzaghi conduce il Venezia alla promozione in Serie B, dopo un ciclo decennale di stagioni buie per gli arancioneroverdi. Fatto del 'Penzo' un fortino inespugnabile, la truppa di Pippo alza il trofeo del campionato con tre giornate di anticipo.
La classica ciliegina sulla torta, a coronamento di una stagione di per sé già trionfale. La vittoria in finale contro il Matera legittima la supremazia di Pippo e dei suoi ragazzi nel contesto della terza divisione nazionale.
Riscrivere i numeri della cadetteria. Una cavalcata leggendaria che rimarrà nelle cronache del calcio italiano per molto tempo. Un campionato epico, dominato grazie al perfetto innesto tra solidità, talento, personalità ed estetica.
Un trofeo che mancava nella bacheca rossonera da molto tempo. Da fresco Campione d'Europa, Pippo Inzaghi alza al cielo anche la coppa nazionale, in cui non poteva mancare il suo personale sigillo, arrivato negli ultimi minuti della finale di ritorno contro la Roma.
Nell'affascinante cornice di Monte-Carlo, Inzaghi conquista un'altra medaglia da esibire nel suo personale palmares, a seguito della faticosa vittoria contro il Porto. Una competizione che lo vedrà ancora protagonista in futuro.
Nella 'sua' stagione, Inzaghi conduce il Milan all'ennesima vittoria internazionale. Contro il Siviglia, a rimettere le cose a posto dopo il vantaggio degli spagnoli, sarà proprio Pippo, su assist dell'amico Ringhio. Alla fine sarà trionfo.
Giappone: a dicembre i ciliegi non sono ancora in fiore ma a Yokohama va in scena un altro spettacolo per gli occhi. E' l' Hanami di Pippo Inzaghi che con due reti al Boca Juniors proietta il Milan sul tetto del mondo.